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(1965-1970) - Siena - Giardino della villa L'Apparita

L’edificio in mattoni, con una loggia laterale a due piani è attribuita a Baldassarre Peruzzi, architetto e scenografo senese (1481-1536).Intorno ad esso non esiste il giardino, ma solo la campagna senese con ulivi ed alberi da frutto. Con grandi movimenti di terra, modifiche della viabilità di accesso, il luogo viene trasformato in un giardino-paesaggio, luogo assoluto ed emblematico che riproduce il paesaggio toscano.

Il giardino è un vero capolavoro di Porcinai tanto che è stato vincolato dalla Soprintendenza, a riconoscimento dell’opera geniale del paesaggista. Sono stati mutati i rapporti tra l’edificio ed il paesaggio sia per quanto riguarda l’accesso che da quello visuale. Il viale di accesso, che è stato spostato, nascondendolo sotto il livello del prato per ritardare l’apparizione dell’edificio, conduce ad un parcheggio di pianta quadrangolare, non visibile dall’abitazione . Da qui si sale alla casa percorrendo un vialetto incassato tra due argini rivestiti da lavande che conduce all’ingresso principale sottolineato da un arco di edera. Girando intorno alla casa si arriva ad un suggestivo teatro all’aperto, ricavato, come nella tradizione classica, da un pendio naturale, ricoperto da un semplice manto erboso, con panche in ferro e legno rivolte verso il palcoscenico circolare che ha come quinta una siepe di _Viburnum tinus_ e arredi mobili in terracotta del ‘500. Da qui si gode la vista del paesaggio toscano con la visione, in lontananza della bellissima città di Siena. Il giardino non ha muretti o reticolati di recinzione che, dall’alto della collina, limitino il paesaggio: un giardino quindi non appariscente che non si deve vedere, ma che si fonda mirabilmente con il paesaggio. (Foto: © Paola Porcinai)